Caratteri tesi di laurea: come scegliere il giusto font

Stai provando a districarti nei meandri dei font di Word al fine di selezionare i caratteri per una tesi di laurea perfetta dal punto di vista della leggibilità e dell’aspetto stilistico/estetico?

Rilassati, perché con questo articolo penseremo noi ad agevolarti il lavoro e a fornirti tutti i suggerimenti del caso per effettuare la scelta giusta.

Il titolo è incentrato sui caratteri per la tesi di laurea, ma dal momento che per rendere perfetto un elaborato dal punto di vista grafico non basta scegliere il font giusto, noi dell’Università Telematica Niccolò Cusano di Livorno abbiamo deciso di realizzare una piccola guida sull’impostazione stilistica e grafica dell’elaborato. In particolare abbiamo ampliato il post con una serie di suggerimenti per rendere l’impaginazione professionale, gradevole e ben curata.

Il font

Al contrario di quello che in molti potrebbero pensare, la scelta del font è un dettaglio importante, che non può essere lasciato al caso e che non può neanche essere affidato al proprio gusto personale.

Al di là del buon senso, che rappresenta sempre un ottimo parametro da cui partire, è preferibile  informarsi presso la facoltà dell’eventuale esistenza di un vademecum, che generalmente viene realizzato appositamente per guidare l’impostazione della tesi e per limitare l’eccessiva fantasia/personalizzazione degli studenti.

Se esiste uno modello di riferimento raccomandato dai docenti tutto è più semplice; è sufficiente a quel punto seguire le indicazioni riportate nella ‘guida’ e il gioco è fatto.

Diversa la situazione se invece sei tu a dover impostare i criteri di impaginazione e di layout.

In tal caso bisogna fare attenzione a non concedersi troppe libertà; la personalizzazione può anche andar bene, a patto che segua alcuni standard generali caldamente consigliati.

Innanzitutto bisogna fare una distinzione in base alla modalità in cui la tesi sarà presentata.

Per i formati cartacei, ovvero per gli elaborati destinati alla stampa, il carattere ideale è il Times New Roman; le grazie, oltre ad agevolare notevolmente la lettura dei testi lunghi, donano un tocco di eleganza all’intero lavoro.
E’ altrettanto consigliato il Palatino.

Al contrario, per i lavori presentati in formato digitale il consiglio è di utilizzare un font senza grazie; in tal caso i caratteri per una tesi di laurea più idonei sono l’Arial, il Calibri o il Thaoma; questo perché i pixel dello schermo, soprattutto di quelli a bassa risoluzione, mal si adeguano ai contorni morbidi.

Una piccola precisazione per chi non conosce le ‘grazie’: si tratta, in parole semplici, di quella sorta di allungamento presente alla fine di ogni lettera.

Così come ti abbiamo indicato i caratteri di scrittura adatti per una tesi di laurea ci teniamo a segnalarti quelli che invece andrebbero banditi.
In generale sono da evitare i font poco professionali come ad esempio il Comic Sans.

La dimensione

Dopo aver scelto il font bisogna stabilire la dimensione; anche la grandezza del carattere è importante ai fini di una buona leggibilità e di un layout esteticamente gradevole.

Le regole da seguire in tal senso prevedono parametri differenti per ogni sezione della tesi.

Titolo

Per i titoli dei paragrafi la dimensione giusta è 16pt mentre per i sottotitoli è consigliabile impostare una grandezza leggermente inferiore; in tal senso il parametro massimo da considerare è pari a 14pt.

Corpo centrale

Per il corpo centrale la dimensione ideale è 12pt.

Sappiamo bene che qualcuno tende a fare il ‘furbetto’, e ad ingrandire il carattere per aumentare il numero delle pagine, così da fornire al docente, o forse sarebbe più corretto dire ‘a sé stessi’, l’illusione di un lavoro più lungo e approfondito.

Si tratta di uno stratagemma che generalmente non porta benefici, per cui cerca di non barare; e comunque ricorda che la quantità non sempre è sinonimo di qualità.

Se hai fatto un buon lavoro il professore se ne accorgerà, a prescindere dal numero di pagine.

Note

Per le note a pie’ di pagina la dimensione giusta potrebbe essere identificabile in 10pt.

dedica tesi

I margini

Attenzione a questo dettaglio; si tratta di un parametro che più di qualunque altro influisce su una corretta impaginazione della tesi.

Le linee guida in tal senso sono le seguenti:

  • margine superiore = 3 cm
  • margine inferiore = 3 cm
  • margine destro = 3/4 cm
  • margine sinistro = 3/4 cm

Ti consigliamo di impostare i margini all’inizio della stesura dell’elaborato; farlo alla fine significherebbe imbattersi in situazioni di impaginazione complesse, in cui buona parte del lavoro risulterebbe sconvolto dalla nuova impostazione.
Risistemare il tutto, soprattutto nelle pagine in cui sono presenti immagini, grafici e tabelle, diventerebbe un lavoro lungo e impegnativo.

L’interlinea

Sappiamo tutti che l’interlinea è lo spazio presente tra una riga e l’altra.

Può sembrare un dettaglio banale e superfluo, da lasciare al caso o alle impostazioni predefinite del foglio Word; in realtà la scelta dell’interlinea è fondamentale, e non è affatto semplice come potrebbe sembrare.

Un’interlinea troppo alta potrebbe rendere dispersivo il testo e allo stesso tempo meno scorrevole la lettura. Al contrario però, un interlinea troppo piccola potrebbe appesantire il layout e ugualmente rendere difficile la lettura.

Il segreto è scegliere la dimensione giusta che dia aria al testo.

L’interlinea ideale per una tesi di laurea è pari a 1,5; il consiglio è di non superare mai la misura 2.

Giustificazione

Per rendere gradevole un testo, di qualsiasi elaborato si tratti, è necessario giustificarlo.

Tutto deve essere giustificato: il testo, le note, la bibliografia e perfino la dedica della tesi.

L’unico elemento che resta escluso dalla giustificazione è il titolo.

Discorso a parte per gli elenchi puntati; generalmente è preferibile allinearli a sinistra.

Un ultimo consiglio per rendere ‘perfetto’ il lavoro: imposta un rientro ad ogni primo rigo di un paragrafo. Il risultato è davvero incredibile!

Altri consigli

Quella del font è una scelta importante, per la leggibilità e allo stesso tempo per rendere gradevole e professionale l’elaborato.

L’aspetto grafico/estetico è dato però da tantissimi altri piccoli elementi, dettagli a cui prestare attenzione per realizzare un lavoro perfetto; o quasi.

Ecco di seguito qualche piccolo, grande accorgimento che può fare la differenza:

  • Il titolo non prevede il punto;
  • Il grassetto si utilizza generalmente solo per il titolo;
  • I segni di punteggiatura (. , ; : ? !) sono sempre seguiti da uno spazio; gli stessi segni non sono mai preceduti da uno spazio;
  • Le parentesi aperte e le virgolette vanno precedute da uno spazio; gli stessi segni in chiusura sono seguite da uno spazio:
  • Il sottolineato va evitato;
  • Per mettere in evidenza alcune parole chiave nel corpo del testo viene preferibilmente utilizzato il corsivo.

Un ultimo suggerimento che risponde al quesito di molti laureandi alle prese con l’impaginazione dell’elaborato, ovvero: come numerare le pagine di una tesi di laurea?

Premettiamo che ogni pagina deve essere numerata.
Per quanto riguarda l’allineamento la regola è la seguente: i numeri di ogni pagina devono essere allineati verso l’esterno, a destra nelle pagine dispari e a sinistra in quelle pari.

 


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