Spesa per la dieta universitaria: mangia meglio e risparmia

Se sei uno studente fuori sede e ogni volta che vai al supermercato ti ritrovi a girare tra gli scaffali in un evidente stato confusionale, allora forse è il caso che tu legga questo articolo: ti daremo una serie di dritte per affrontare con il giusto approccio il difficile momento della spesa per la dieta universitaria.

Non significa che devi metterti a dieta; i nostri consigli si basano su un regime alimentare ideale, possibilmente sano ed equilibrato.

Per uno studente universitario che si trasferisce in un’altra città per frequentare master e corsi di laurea la vita da fuori sede è tutt’altro che una passeggiata.

Vivere da solo da un lato ha sicuramente i suoi vantaggi, ma dall’altro comporta tante responsabilità e pensieri che si aggiungono all’impegnativa vita universitaria. Tra bollette da pagare, conti da far quadrare, lezioni da seguire ed esami da preparare l’alimentazione diventa un dettaglio, il più delle volte trascurato. Ci si arrangia e questo quasi sempre comporta ripercussioni negative sia sulla salute che sul portafogli.

Inutile negarlo ma il fatto che non c’è più la mamma a preparare quei succulenti pranzetti e preoccuparsi del tuo fabbisogno alimentare quotidiano un po’ ti pesa.

Ormai però ci sei quindi non ti resta che organizzarti al meglio, magari seguendo i nostri preziosi consigli.

Dieta dello studente giorno per giorno

Tranquillo, in questo paragrafo non intendiamo sostituirci a un nutrizionista, nè tanto meno a un dietologo; non ti forniremo il perfetto menu settimanale per studenti, anche perché ognuno ha esigenze e gusti differenti e sarebbe impossibile individuare una dieta universalmente valida per tutti.

Ciò che intendiamo fornirti sono delle linee guida generali da seguire giorno per giorno per seguire un regime alimentare corretto, sano e adatto a garantirti l’energia necessaria per affrontare lezioni, esami e quant’altro.

Colazione

E’ il pasto più importante della giornata e in quanto tale non può essere assolutamente sottovalutato né tantomeno saltato.

La colazione dello studente universitario dovrebbe fornire all’organismo il 15-20% dell’apporto calorico medio giornaliero.

Latte, cereali, muesli, fette biscottate e marmellata rappresentano gli alimenti tipo di una colazione sana ed equilibrata.

Pranzo

La concentrazione pomeridiana richiede un impegno considerevole, per questo motivo è importante scegliere per il pranzo un menù che includa discrete quantità di frutta e verdura.

Può capitare, per esigenza, di mangiare fuori casa; in questo caso nulla ti vieta di organizzarti in anticipo con un’insalata o una pasta fredda preparata a casa.

Il consiglio generale è di evitare di appesantirsi con cibi troppo elaborati e difficili da digerire.

Cena

La sera, lo sappiamo tutti, è preferibile mantenersi leggeri e, soprattutto, è consigliabile mangiare a casa piuttosto che in ristoranti, pizzerie e fast food.

Ovviamente sono bandite, in ogni caso, eccesive quantità di alcol, soprattutto se il giorno seguente devi alzarti presto per un esame o per una lezione che richiede particolare concentrazione.

Spuntini

La dieta degli studenti sedentari, ma in generale di tutti i giovani, prevede due spuntini al giorno, uno a metà mattinata e l’altro a metà pomeriggio.
Tale collocazione temporale è finalizzata ad evitare un’eccessiva sensazione di fame a pranzo e a cena.

Purtroppo però l’appuntamento con lo spuntino è la nota dolente di molti giovani, la cui tendenza è quella di avventarsi come lupi famelici su merendine e snack tutt’altro che salutari.

L’ideale sarebbe scegliere alimenti salutari come ad esempio una mela o della frutta secca, che oltre a togliere la fame sono anche salutari per l’organismo.
Sai ad esempio che le mandorle favoriscono la concentrazione?

Se non fai parte degli studenti a dieta e proprio non riesci a fare a meno di una merendina super calorica e piena di grassi, cerca almeno di portarla da casa; comprarla al bar o al distributore automatico dell’università ti costa il doppio di quanto di solito la paghi al supermercato. Se proprio hai deciso di farti del male almeno cerca di salvaguardare il portafogli.

Bevande

Non dimenticarti di bere!

Se stai pensando a litri di Cocacola, succhi di frutta industriali e birre ghiacciate inverti subito la rotta; non ti abbiamo mica detto di fare il pieno di zuccheri, alcol e gas.

Devi bere tanta acqua; se riesci almeno un litro e mezzo al giorno!

lista spesa studente fuori sede

Lista della spesa

L’organizzazione è tutto, sia nello studio che nell’impostazione di dispensa e frigorifero. La lista della spesa è la migliore alleata di uno studente fuori sede.

Capita spesso di ritornare a casa, dopo un’intera giornata trascorsa in ateneo tra lezioni, laboratori e impegni vari, e di ritrovarsi di fronte al frigo vuoto.
L’unica soluzione in questo caso è la pizzeria sotto casa o un panino al pub di fronte.

In entrambi i casi sei costretto a sottrarre dal tuo budget mensile una spesa imprevista.

Per evitare che ciò accada devi necessariamente organizzarti.

Procurati una lavagnetta e tieni sotto controllo i consumi, magari appuntando giorno per giorno quello che manca e che devi ricomprare.

Il monitoraggio ti consente di acquistare soltanto le cose di cui davvero hai bisogno e allo stesso tempo ti permette di non rimanere senza cibo al punto da dover ripiegare sul panino del Mc Donald.

Cerca di fare la spesa con cadenza settimanale: anche se richiede più tempo non avrai pensieri in merito per i successivi 7 giorni; dovrai solo preoccuparti di comprare eventualmente latte, pane e simili.

Fai scorta di tutti quegli alimenti che per loro natura hanno scadenze lunghe: ad esempio pasta, olio, sale, zucchero, pelati, legumi e così via. In questo modo non ti capiterà di dover fare acquisti dell’ultimo minuto, quasi sempre più dispendiosi.

Le offerte dei supermercati

E’ inutile girarci troppo intorno, la spesa per la dieta universitaria spesso è scadente in qualità.
L’esiguo budget mensile di uno studente fuori sede non lascia troppa libertà di scelta.

Il primo consiglio, per risparmiare qualche euro e continuare a mangiare sano, è di recarsi in ipermercati e supermercati, evitando nei limiti del possibile i piccoli alimentari, notoriamente più costosi.

Strumenti indispensabili per una spesa oculata e conveniente i ‘volantini delle offerte’, quelli che puntualmente ostruiscono le cassette della posta e che, prima di abitare da solo, eri solito buttare via infastidito.

Ovviamente quando riesci a trovare in offerta un prodotto che rientra nella tua dieta il consiglio è di farne scorta, a meno che ovviamente non si tratti di alimenti con scadenza breve, e che quindi non riusciresti a consumare.

Attenzione però, spesso alcune offerte sono riservate ai possessori delle ormai diffusissime carte fedeltà, che consentono di accumulare punti per ricevere buoni spesa o premi, ma soprattutto consentono di avere sconti su prodotti selezionati.

Come evitare gli sprechi

Dal pane avanzato puoi realizzare delle bruschette sfiziose o anche delle polpette; da latte e uova in scadenza puoi preparare un ciambellone per la colazione; un piatto di spaghetti avanzato può diventare una gustosa frittata per il pranzo all’università del giorno seguente.

Può capitare di acquistare e cucinare quantità di cibo superiori a quelle necessarie per un pasto.

Nel caso in cui ciò accada, soprattutto quando si tratta di quegli alimenti che richiedono una cottura più lunga o una preparazione più impegnativa, puoi predisporre delle vaschette monoporzione da congelare e da tirare fuori in quelle occasioni in cui proprio non hai il tempo di metterti ai fornelli.

Puoi eventualmente anche adottare questa strategia come abitudine.
Pensa ad esempio a quando prepari delle verdure fresche o dei legumi; trattandosi di cibi che richiedono tempi tutt’altro che brevi, puoi volutamente decidere di aumentare le quantità così da ottimizzare il tempo che comunque impiegheresti per preparare una singola porzione.

In questo modo avrai sempre qualcosa in frigo per le emergenze e non sarai costretto a rimediare sul solito panino del Mc Donald, che per quanto gustoso non è certamente salutare.


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