Quali sono le certificazioni più importanti per un project manager?

Tra le figure professionali più duttili e richieste dal mercato del lavoro di oggi vi è quella del project manager. Si tratta di colui che è responsabile del raggiungimento degli obiettivi di un progetto. Ma chi è e cosa fa nello specifico il project manager? Quali sono le certificazioni project manager più importanti?

L’Università Telematica Niccolò Cusano di Livorno, attraverso questa mini guida, fornirà le indicazioni utili a coloro interessati a intraprendere il percorso per diventare project manager.

Chi è e cosa fa il project manager

Caratterizzato da mansioni operative e di pianificazione ad ampio raggio, il project manager è una figura chiave di aziende o enti. Egli si interfaccia con clienti e team di progetto, mettendo a disposizione il proprio know how nelle diverse fasi che caratterizzano la progettazione.

Essere il garante del raggiungimento degli obiettivi di un progetto comporta una serie di compiti e responsabilità che si estendono dalla pianificazione fino alla chiusura del progetto stesso. Elevate capacità di problem solving e spiccate doti di team leading completano il ruolo.

Attività come individuazione degli obiettivi, programmazione, organizzazione e monitoraggio rientrano nella metodologia del cosiddetto project management. Per definizione, il project management è “l’applicazione di conoscenze, attitudini, strumenti e tecniche alle attività di un progetto al fine di conseguirne gli obiettivi”.

Ma quali sono, in genere, gli obiettivi di un responsabile di progetto? Rientrano in questa categoria la concretizzazione degli step pianificati, il rispetto dei costi, dei tempi e degli standard di qualità precedentemente concordati con il committente.

Riassumendo, ecco in generale i compiti di un project manager:

  • Pianificare gli obiettivi di un progetto e farne rispettare l’esecuzione
  • Elaborare strategie per il raggiungimento degli obiettivi di progetto
  • Coordinare i vari team coinvolti nel progetto organizzandone il lavoro
  • Individuare le risorse utili al progetto
  • Monitorare i progressi dei team di lavoro
  • Garantire il rispetto dei tempi prestabiliti
  • Rispettare il budget precedentemente concordato con il committente

Come si diventa responsabile di progetto

Al fine di operare a pieno titolo, le certificazioni project manager sono vincolanti per chi intende diventare un PM (l’acronimo che identifica questa figura professionale). Ovviamente, tali attestati si configurano come ultimo step formativo per coloro che abbiano intenzione di diventare un project manager.

L’iter di studio per divenire un PM prevede innanzitutto una laurea in marketing oppure in ingegneria o economia aziendale (oltre a diplomi di laurea specifici). Dipende, ovviamente, dal settore professionale d’interesse dello studente.

Per formare appieno una figura manageriale, è necessaria poi la frequentazione di un master, come quello messo a disposizione dall’Università telematica Niccolò Cusano. La scelta di un master risponde all’esigenza, da parte dello studente, di intraprendere un percorso di alta formazione finalizzato ad acquisire la conoscenza del project management. Il tutto nel rispetto dei principali standard internazionali, in particolar modo del Project Management Institute.

Al termine del percorso, lo studente sarà, infatti, in grado di affrontare con la necessaria competenza, la gestione di progetti in tutti gli ambiti sia dal punto di vista operativo che economico.

Gli argomenti trattati nel Master costituiscono la parte formativa abilitante alla certificazione PMP (Project Management Professional) del Project Management Institute. Le ore di formazione del Master saranno valide come requisito per l’accesso agli esami di certificazione del PMI – PMP (Project Management Professional) e del PMI – CAPM (Certified Associate in Project Management).

L’Università telematica Niccolò Cusano, inoltre, risponde alle esigenze di coloro che sono interessati a diventare project manager in ambito digitale, mettendo a disposizione un master di I Livello in Digital Marketing.

Certificazioni project manager: quali sono

Con l’espandersi dei settori di applicabilità del project management, sono lievitati gli standard di professionalità richiesta per chi vi opera. Si è avvertita, in pratica, l’esigenza di certificare le competenze dei project manager. Di conseguenza, sono stati istituiti negli anni diversi programmi per la certificazione.

Quando si parla di certificazioni  project manager, è necessario specificarne la classificazione: di Prima parte, quando è l’interessato che auto-certifica il possesso di determinati requisiti; di Seconda parte, quando è il datore di lavoro, un Ordine o un’Associazione, che attesta che un proprio dipendente o iscritto possiede i requisiti richiesti; di Terza Parte, sono le Certificazioni rilasciate da un organismo indipendente che attesta la rispondenza ai requisiti fissati da normative specifiche.

Le Certificazioni di Project Management più diffuse in Italia sono:

  • PMI (Project Management Institute);
  • ISIPM Base e Av dell’Istituto Italiano di Project Management (ISIPM);
  • IPMA (International Project Management Association);
  • PRINCE2 (PRoject IN Controlled Environment).

Modelli project management

Oltre alle certificazioni, il project management si avvale anche di un sistema di riconoscimento dell’esperienza in tale settore. Sono i cosiddetti modelli project management, che stabiliscono il grado di maturità, ovvero di crescita delle competenze, delle abilità e del livello di perfezionamento nell’utilizzo degli strumenti e delle tecniche di project management da parte di un’organizzazione. Un modello di maturità è un modello organizzativo capace di quantificare e misurare le capacità e le competenze raggiunte da una organizzazione nella gestione dei progetti.

In generale i modelli di maturità di project management (Project Management Maturity Model o PMMM) definiscono dei livelli o stadi di maturità (in genere indicati con un valore da 1 a 5), suggerendo le linee evolutive da percorrere per raggiungere di volta in volta lo stadio successivo.

Tra i modelli di maturità più conosciuti ed utilizzati nel mondo si segnalano:

  • OPM3
  • P3M3
  • P3M Prado
  • CMMI

In Italia viene sempre più utilizzato il modello ISIPM – Prado , una evoluzione del Modello P3M Prado, sviluppato e promosso da ISIPM (Istituto Italiano di Project Management®) in coerenza con gli standard normativi UNI ISO 21500 e UNI 11648, al fine di rendere i criteri di valutazione della maturità quanto più oggettivi possibile, garantendo la uniformità dei criteri di valutazione in relazione a concetti, lessico, processi, conoscenze, competenze, abilità e inquadramento organizzativo.

Dopo aver letto questa mini guida, è possibile contattare l’Università telematica Niccolò Cusano di Livorno per approfondire la conoscenza di percorsi formativi orientati al project management.


CHIEDI INFORMAZIONI

icona link