Cosa studia l’economia: quello che devi sapere

Se stai per scegliere l’indirizzo di studio al quale iscriverti e stai valutando le facoltà economiche allora probabilmente, tra le tante perplessità e i tanti quesiti, ti starai anche chiedendo cosa studia l’economia.

E’ una domanda lecita perché per quanto tutti utilizziamo quotidianamente i termini ‘economia’ed ‘economico’ lo facciamo quasi sempre in maniera piuttosto superficiale e imprecisa, nel senso più ampio del significato.

L’economia è una materia affascinante e allo stesso tempo complessa, che nella sua interdisciplinarità afferisce numerosissimi ambiti.

Approfondiamo …

Economia: significato

Partiamo dalla composizione della parola ‘economia’.

Il termine deriva dal greco οἰκονομία composto da: οἶκος (dimora) e νομία (nomia) che tradotto in italiano diventa amministrazione della casa.
Dal greco deriva il latino classico ‘oeconomia’ che da origine al francese ‘économie’ e dal quale, a sua volta, deriva l’italiano economia, termine attestatosi intorno alla fine del Settecento.

Treccani la definisce:

“uso razionale del denaro e di qualsiasi mezzo limitato, che mira a ottenere il massimo vantaggio a parità di dispendio o lo stesso risultato col minimo dispendio”

Prendendo ancora spunto dal sito dell’enciclopedia più autorevole d’Italia aggiungiamo che la parola economia può essere utilizzata con due accezioni diverse:

  1. insieme di attività
  2. scienza

Nel caso numero 1 ci si riferisce alle risorse di un’area e alle attività svolte per utilizzarle e gestirle.
Nel caso numero 2 ci si riferisce alla scienza che studia le attività di cui sopra (il comportamento degli uomini nell’utilizzare le risorse) e che definisce le leggi che consentono l’ottimizzazione delle risorse.

Dalle due accezioni dipende il concetto di fare economia che consiste essenzialmente nell’utilizzo attento e oculato del denaro.

Di cosa si occupa e a cosa serve l’economia

Dopo averti spiegato a grandi linee il significato del termine cerchiamo di approfondire cosa studia l’economia.

Partiamo da un piccolo excursus storico.

L’economia nasce nell’antichità per intendere esclusivamente l’amministrazione della casa.

E’ con la costituzione degli stati nazionali che viene ampliato il concetto di economia includendo la più complessa e articolata gestione delle risorse dello stato.

Possiamo a questo punto introdurre i concetti di microeconomia e di macroeconomia.
Non è difficile comprendere che il termine microeconomia afferisce alla sfera privata/aziendale e si occupa di piccole unità economiche (imprese e famiglie).
Il termine macroeconomia si occupa invece di sistemi economici complessi nei quali rientrano la gestione economica di uno stato, di un continente o di una regione geografica;  prende quindi in considerazione il reddito, il consumo, il risparmio, l’investimento e l’occupazione.

Per quanto riguarda la sfera di riferimento possiamo identificarne due ovvero quella pubblica e quella privata.

L’attività economica relativa alla sfera privata rientra nell’ambito dell’economia aziendale.
L’attività economica relativa alla sfera pubblica rientra nell’economia politica.

economia e commercio

Le facoltà di economia

Entriamo nell’ambito didattico della tematica per capire quali sono le facoltà universitarie afferenti all’indirizzo economico.

Attualmente la proposta delle università italiane è incredibilmente vasta ed è in grado di coprire un ampio bacino di settori specifici: economia del turismo, economia politica, economia bancaria, economia ambientale, economia marittima ecc.

Tra le tante facoltà economiche le più conosciute e frequentate sono essenzialmente due: Economia e Commercio ed Economia Aziendale, sotto l’ombrello delle quali troviamo poi tutte le altre branche.

Economia e Commercio è caratterizzata da un percorso di studi che si approccia in maniera ‘generalista’ alle materie trattate e che si focalizza prevalentemente sulla macroeconomia.

Economia Aziendale è invece un corso di laurea molto più ‘specifico’ che si focalizza maggiormente sulle aziende e sulle relative fasi del processo di gestione (contabilità, bilanci, costing ecc.).

In particolare, analizzando il corso di laurea triennale in ‘Economia Aziendale e Management’ erogato dall’Università Telematica Niccolò Cusano mira ad erogare conoscenze e competenze di base fondamentali in vari ambiti del settore economico.
Il percorso di studi si focalizza in maniera particolare sulla gestione delle aziende pubbliche e private, sui metodi quantitativi della matematica per le applicazioni economiche, sulla matematica finanziaria e sulla statistica.

Sbocchi professionali

Per chi è titubante in merito all’eventualità di iscriversi ad un corso di laurea ad indirizzo economico consigliamo di consultare i dati statistici di Almalaurea che, senza entrare nel merito di numeri e percentuali, rivelano un buon assorbimento dei laureati in economia da parte del mercato professionale.

Prima di addentrarci nei meandri di sbocchi lavorativi più o meno concreti e/o allettanti è d’obbligo sfatare un mito.

Generalmente quando si parla di laurea in economia si tende ad associare il titolo alle tradizionali professioni del commercialista, del contabile o del consulente economico.

La realtà dei fatti è ben diversa e decisamente più allettante in termini di opportunità di impiego.
Un laureato in economia ha davanti a sé opportunità occupazionali che afferiscono a numerosi e svariati settori:

  • amministrazione, contabilità e controllo sia nelle imprese pubbliche che private;
  • gestione delle risorse umane;
  • consulenza aziendale, nell’ambito delle aziende e dei mercati finanziari;
  • supporto e consulenza alla clientela relativamente a servizi finanziari e commerciali nell’ambito di banche, istituti finanziari e assicurazioni;
  • Elaborazione, analisi e monitoraggio di dati statistici rilevati a fini previsionali.

Ora che hai un quadro più completo della materia puoi decidere con maggiore consapevolezza la strada da intraprendere per realizzare la tua ambizione professionale.

In bocca al lupo 🙂


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