Finanziamenti per start up innovative: bandi pubblici, business angel e prestiti bancari

Ecco finalmente la risorsa che stavi cercando: una guida completa che ti spiegherà come reperire i finanziamenti per start up innovative.

Sono sempre più numerosi i giovani neo-laureati che, stanchi di cercare lavoro o di accontentarsi di impieghi poco gratificanti e sottopagati, decidono di intraprendere la strada dell’imprenditorialità.
L’attuale contesto economico non promette grandi prospettive in termini occupazionali; l’unico modo per farsi largo sul mercato e raggiungere il successo in un determinato settore è rimboccarsi le maniche.

Due gli aspetti imprescindibili per entrare nel fantastico mondo delle start up: creatività e innovazione.

Ora starai sicuramente pensando che l’idea è molto allettante ma che tra il dire e il fare c’è di mezzo… l’euro, un bel po’ di euro.

Ora, a meno che tu non abbia la fortuna di ricevere un’eredità inaspettata o di avere genitori ricchissimi la domanda nasce spontanea: ‘dove trovo i soldi per realizzare la mia idea ‘fighissima’ di start up?’

Prima di iniziare a parlare di costi e finanziamenti per start up innovative è fondamentale conoscere nel dettaglio la realtà imprenditoriale di cui stiamo parlando.

Cos’è una start up innovativa e come avviarla

Prendendo spunto dalla definizione del Decreto Legge n.179 del 18 ottobre 2012 possiamo definire la start up innovativa come una società di capitali, costituita anche sotto forma di cooperativa o di società europea, con sede fiscale in Italia, che risponde a determinati requisiti ed ha come oggetto sociale l’esclusivo o prevalente sviluppo e commercializzazione di prodotti e servizi innovativi ad alto valore tecnologico.

Le forme societarie previste per tali tipologie di imprese sono: srl (società responsabilità limitata), spa (società per azioni), sapa (società in accomandita per azioni) e le società cooperative.

Per sviluppare un’idea e avviare una start up innovativa è necessario innanzitutto possedere una serie di requisiti personali e professionali; senza le adeguate competenze rischi di perdere tempo e denaro, quindi presta particolare attenzione a questo paragrafo.

Uno startupper di successo deve: conoscere gli strumenti di valutazione economico-finanziaria di un progetto di investimento e le fonti di finanziamento nell’attuale complesso panorama economico; deve possedere una professionalità manageriale, in grado di gestire tutte le fasi che caratterizzano la vita di un’impresa.

La specializzazione risulta in tal caso indispensabile.

Sulla base di tale premessa l’Università Telematica Niccolò Cusano ha attivato il master in Start up d’Impresa, un percorso post-laurea di I livello afferente alla facoltà di Economia.

Il corso Si rivolge sia ai laureati che desiderano creare una start up di successo, sia ai professionisti che hanno l’esigenza di aggiornare il proprio know-how.

Tra i plus del master la possibilità di scegliere la formazione a distanza, strutturata sulla base di una piattaforma telematica contenente tutto il materiale didattico.
Accessibile da pc o da dispositivo mobile l’innovativo strumento consente di studiare e seguire le lezioni comodamente da casa, senza vincoli di orario.

Finanziamenti per start up innovative: le fonti

Entriamo finalmente nel cuore del nostro articolo per scoprire quali sono le possibili fonti di finanziamento alle quali attingere per avviare un’impresa e lanciarla sul mercato.

Se hai la possibilità di utilizzare capitali e risorse provenienti da genitori, amici e familiari significa che gran parte del lavoro è già fatto.
Se invece parti da zero allora sappi che hai a tua disposizione differenti alternative

Prestito bancario

E’ una delle primissime possibilità a cui generalmente si pensa; ma non è sicuramente la più conveniente.
Primo ostacolo: per ottenere liquidità è richiesto l’impegno di beni mobili o immobili a garanzia, e non tutti hanno tale disponibilità.
Il secondo punto a sfavore riguarda gli interessi che gravano sull’importo del finanziamento; un ulteriore costo per il giovane imprenditore, aspirante startupper.

Di contro c’è però il vantaggio che tale forma di finanziamento consente di rimanere in possesso delle quote societarie, che altrimenti verrebbero cedute in cambio di capitale.

Finanziamenti pubblici

Una delle soluzioni di finanziamento più vantaggiose per avviare una start up in Italia è rappresentata dall’accesso alle agevolazioni e ai finanziamenti messi a disposizione dai Comuni, dalle Regioni, dagli Enti Territoriali o dall’Unione Europea.

La buona notizia è che molti bandi prevedono l’erogazione di contribuiti a fondo perduto; altri offrono tassi agevolati; altri ancora erogano finanziamenti sotto forma di crediti d’imposta (bonus e agevolazioni fiscali).

Per accedere ai fondi pubblici è importante mantenersi costantemente aggiornati  su eventuali bandi e sui relativi termini e requisiti di partecipazione.

Business Angel o Venture Capital

Si sente sempre più spesso parlare di imprenditori con la vocazione del ‘talent scout’, ovvero di esperti in particolati settori del mercato che decidono di finanziare idee imprenditoriali valide e promettenti.
Sono chiamati Business Angels e oltre al capitale mettono a disposizione delle emergenti imprese anche esperienza e know how.

Stesso discorso per i Venture Capitalist, con l’unica differenza che intervengono durante la fase di sviluppo della start up, con finanziamenti decisamente più ingenti rispetto alle cifre messe a disposizione dal Business Angel.

L’unico contro, se così possiamo definirlo, è che in entrambi i casi l’investitore acquisisce parte delle quote della società.

Crowdfunding

Tra gli strumenti rivolti a favorire lo sviluppo delle start up e delle PMI innovative si fa strada anche l’equity crowdfunding, ovvero il  processo che, attraverso portali e piattaforme su internet, prevede l’erogazione di finanziamenti in cambio dei quali si ricevono titoli di partecipazione nella società.

Ora che sai come finanziare una start up innovativa non ti resta che iniziare a progettare lo sviluppo della tua idea. Se non ne hai ancora una allora metti in moto la tua creatività: studia il mercato attuale, la domanda, l’offerta le esigenze degli individui; Aggiungi un ‘pizzico’ di innovazione tecnologica e il gioco è fatto; o quasi …

L’importante è partire… 😉


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