Prospettive di lavoro per laureati in Giurisprudenza: tradizionali e alternative
L’ambito giuridico porta da sempre con sé un’aura di grande fascino, ma non tutti conoscono esattamente le prospettive di lavoro per i laureati in Giurisprudenza.
Generalmente l’universo del diritto è associato alle tradizionali figure professionali del magistrato, del notaio e, neanche a dirlo, dell’avvocato.
Nei settori tradizionali le prospettive di lavoro con una laurea in Giurisprudenza si inseriscono in un arco temporale medio-lungo; praticantati, tirocini obbligatori, esami e abilitazioni, uniti a un mercato piuttosto competitivo, rendono la realizzazione professionale più impegnativa, ma senza alcun dubbio appagante sotto tutti i punti di vista.
Come diventare avvocato, magistrato o notaio: esami e concorsi
Per lavorare nell’ambito giuridico più tradizionale è necessaria una buona dose di impegno.
Nel dettaglio, per diventare avvocato è necessario un periodo di 18 mesi di pratica forense presso uno studio legale e il superamento di un Esame di Stato.
Anche per la carriera notarile è richiesto lo stesso periodo di praticantato e il superamento di un concorso.
Passiamo a quella che è considerata una delle professioni giuridiche più prestigiose e meglio retribuite: il magistrato.
La strada per raggiungere l’ambito titolo passa attraverso l’abilitazione forense, dottorati e un concorso pubblico per esami.
Sbocchi alternativi di una laurea in Giurisprudenza senza abilitazione
Non dimentichiamo però che una laurea in Giurisprudenza offre numerosi sbocchi alternativi, ai quali è possibile accedere anche senza abilitazione.
Ciò significa accorciare notevolmente i tempi ed entrare nel mondo del lavoro immediatamente dopo essersi laureati.
Per chi non ambisce necessariamente a diventare avvocato, magistrato o notaio esistono tante altre possibilità, altrettanto allettanti e gratificanti, sia dal punto di vista personale che economico.
Le prospettive di lavoro per i laureati in Giurisprudenza che hanno accantonato l’idea di incamminarsi sulla lunga strada dei concorsi e delle abilitazioni, si concretizzano nel settore bancario, in quello assicurativo e in quello delle consulenze. Per quest’ultimo ambito esistono due opportunità: lavorare come consulente per un’impresa oppure operare come libero professionista per clienti privati, al di fuori ovviamente dell’ambito giudiziario.
Un’ulteriore possibilità è quella di iscriversi a master e corsi post-laurea per specializzare le proprie competenze in una determinata area giuridica.
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